Qualcuno volò sul livello del suolo (un nibbio, o forse tu)

Non potrai avere lo stesso slancio nell’aria. È un nibbio reale.

Ma puoi provare a librarti più su rispetto alla superficie del suolo, come lui, che osserva superbamente dall’alto.

È un nibbio reale [1], di cui la Lucania, (mio) unico e mai assente amore, è piena.

Osserva il territorio e la sua morfologia, gli appartiene, è suo di diritto. Scende su quel territorio solo per continuare a potersi librare ancora.

Scende a cibarsi o per l’accoppiamento, le femmine anche a covare le uova. Solo 3 o 4 piccoli su 10 sopravvivono, per opera di una magnifica selezione naturale. Per coloro che hanno superato questa severa selezione, la prima istanza istintiva integerrima, quindi ininterrotta, è librarsi più su dei mammiferi.

Γνῶθι σεαυτόν (gnōthi seautón), conosci te stesso, era scritto a Delfi. Affrontalo, inseguilo, con una lama se necessario, non fartelo scappare. È tuo, (è) preso, dopo una corsa impossibile.

Non potrai avere lo stesso slancio nell’aria. È un nibbio reale.

Resterai sempre pesante, con un’immane forza di gravità a trattenerti giù. Lui invece, il nibbio, più su. Resta il tuo intuito a potersi librare proprio come lui, spetta a te l’utilizzo. Sì, v’è un utilizzo, non è autonomo, scisso da tutto, (parlo dell’intuito), come si pensa in taluni ambienti.

Sì, è la nostra mente a proiettarci più su, mentre le membra restano come pesanti e stanche, e ti costringono al suolo, come ancorato.

Accade ancor più se hai potuto ammirare quest’azione, ch’è di ogni rapace.

Non potrai avere lo stesso slancio nell’aria.

O forse sì?

Michelangelo Sabatiello

[1] Nome scientifico: Milvus Milvus.

Lunghezza: oltre 60 cm.

Apertura alare: 145-155 cm.

Epoca di nidificazione: aprile-giugno.

FONTE: http://www.agraria.org/faunaselvatica/nibbio.htm

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